Cesare. Padrone di Roma

Cesare. Padrone di Roma

Dall'alto delle vette innevate delle Alpi, Cesare guarda la Gallia distendersi ai suoi piedi. Non pensa più ai lunghi anni passati in Spagna, alle insidie e alle congiure di Roma, ai giochi di potere di Pompeo, di Crasso, di Catilina. Il suo è il destino di un condottiero, di un conquistatore, e in Gallia, in questa terra fredda ma rigogliosa, tra popoli ostili e fieri, Cesare, come un nuovo Alessandro, realizzerà i suoi sogni: sconfiggerà le tribù celtiche una dopo l'altra, portando ovunque il nome, le leggi, le strade di Roma; si spingerà fino alla misteriosa Britannia, dove mai si era posato piede romano, e infine dovrà affrontare, insieme ai suoi fidati generali Bruto e Marco Antonio, l'avversario più duro, Vercingetorige, che aveva riunito tutte le tribù della Gallia, per l'ultima disperata battaglia contro Roma. E quando tutto sarà finito, altre sfide si profileranno all'orizzonte, altre conquiste. La più importante è quella di Roma stessa, che attende Cesare al di là del Rubicone. Il dado è tratto, e non si può tornare indietro.
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