Il cavaliere della Vera Croce

Il cavaliere della Vera Croce

312 d.C. È la vigilia di una decisiva battaglia. Un angelo compare in sogno all'imperatore Costantino, gli mostra una grande croce di fuoco e gli dice: "In questo segno vincerai". Così accade. Costantino, in segno di riconoscenza, trova sotto il Golgota la Vera Croce, quella su cui è stato crocifisso Cristo, e gli costruisce intorno il Santo Sepolcro di Gerusalemme. Da allora, come un faro, la Croce guida la cristianità, elargisce miracoli e assicura la vittoria dei crociati in Terrasanta. Nessuna mano di infedele ha mai toccato quella reliquia...Terrasanta, 1187. All'indomani della battaglia di Hattin, la terra trasuda del sangue dei cavalieri crociati massacrati dai Saraceni e il groviglio di corpi è tale che la collina sembra coperta da un unico immenso cadavere. Quando Morgenne apre gli occhi su quella carneficina si sente perduto: la Vera Croce è caduta nelle mani degli infedeli. Il Saladino non ha bisogno di altre armi per sconfiggere la cristianità e prendere Gerusalemme. Catturato dai Saraceni e torturato, sotto gli occhi inorriditi dei suoi compagni, Morgenne accetta di sputare sulla croce e di convertirsi all'Islam. Ma niente per lui ora è più importante che ritrovare la Sacra Reliquia e restituirla al papa. Il suo è un viaggio costellato di insidie e pericoli, in un mondo sospeso tra realtà e leggenda, dove la fede si deforma spesso in superstizione e il miracolo in magia. Tra oasi e deserto, accompagnato da Taqi, nipote del Saladino, dalla bella Cassiopea e da un bizzarro mercante di reliquie, Morgenne dovrà affrontare molti nemici. Templari alleati con la terribile setta degli Assassini, cavalieri folli di purezza e infine il nemico più grande, il dubbio, il dubbio atroce che la Vera Croce non sia altro che un miraggio, una chimera irraggiungibile...
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