Il velo strappato. La mia vita nel clan dei Bin Laden

Il velo strappato. La mia vita nel clan dei Bin Laden

Carmen Dufour Bin Laden è l'unica donna occidentale ad aver vissuto per nove lunghi anni dentro la famiglia Bin Laden. Sposata con il fratello del tristemente noto Osama, si porta addosso il peso di un cognome che, per l'intero Occidente, rappresenta il male assoluto. Per liberarsi almeno in parte di quel peso, Carmen racconta la sua storia. A cominciare dal giorno in cui, a Ginevra, conosce Yeslam, futuro padre delle sue figlie. Bello, ricchissimo e pieno di fascino, Yeslam Bin Laden sembra un principe delle favole. Ma la realtà che attende Carmen a Jeddah, città d'origine del marito, di favoloso non ha proprio nulla. Anzi, dal primo istante, l'Arabia Saudita le appare come un luogo da incubo, dai contorni scoloriti e indistinti oltre la spessa coltre del chador. Costretta a vivere in un universo di sole donne, Carmen si sforza di abituarsi alle regole, agli eccessi e alla noia delle sue giornate segregate e senza scopo. Impara che non può uscire in giardino senza permesso, né percorrere pochi metri se non scortata da un servitore, a bordo di una Mercedes dai vetri fumé. Che può vestire Chanel sotto il velo e avere tutto ciò che desidera, a patto che sia un cameriere a fare gli acquisti per lei. Che una donna che cade per strada non può essere aiutata a rialzarsi, perché nessun uomo, a parte il marito, ha il permesso di guardarla, toccarla, o rivolgerle la parola. Che un neonato può morire di sete, prima che il padre acconsenta all'uso di un peccaminoso biberon... Con lucidità e coraggio, Carmen Bin Laden alza il velo su un mondo - quello dei Bin Laden - traboccante di paradossi, dove le regole di un islamismo intransigente convivono con intrighi, affari, rivalità e scandali di ogni tipo. E su un paese, l'Arabia Saudita, alieno e misterioso, ricchissimo eppure arretrato, culla del terrorismo fondamentalista e di mille, esplosive contraddizioni. E' per amore delle sue bambine che alla fine Carmen ha scelto di fuggire in Europa, abbandonando la gabbia dorata in cui il marito l'aveva rinchiusa e sfidando l'ira della sua potente e vendicativa famiglia. Scritto in collaborazione con Ruth Marshall.
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