La giusta paga

La giusta paga

Elisa Mertens fa la commessa in un negozio e, nel contatto con colleghi, datori di lavoro e la varia umanità che frequenta l'esercizio di cui è dipendente, ha sviluppato una acuta capacità di riflessione sulle cose della vita. Così spesso coinvolge chi le capita a tiro in discussioni che, partendo dal quotidiano e dalle osservazioni del senso comune, finiscono per mettere in crisi convinzioni accettate acriticamente e idee abbracciate superficialmente. Walter Pfannkuche ce la presenta qui in cinque dialoghi, che hanno il sapore dei dialoghi platonici, con Elisa nei panni di un moderno Socrate che provoca e mette in questione. I dialoghi trattano del problema della giusta retribuzione, del diritto al lavoro, dell'uguaglianza di poveri e ricchi di fronte alla morte, della responsabilità individuale di fronte alle sofferenze del mondo e del comportamento morale. Il linguaggio dei dialoghi è semplice, quello che si conviene alla loro ambientazione; ma nelle idee che emergono riecheggiano le teorie di Richard Dworkin, John Rawls, Robert Nozick, Richard M. Hare, Eric Fromm, Martha Nussbaum... ne emerge una introduzione all'etica contemporanea che è al tempo stesso un esempio di come si conduca un "dialogo socratico", una delle pratiche filosofiche più interessanti sviluppatesi negli ultimi decenni. Piacevole, dinamico grazie all'artificio letterario del dialogo, ma capace di provocare una riflessione non casuale.
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