Falling and laughing

Edwyn Collins è una popstar, un uomo di successo, che ha attinto dalla vita a piene mani. E il 1980 quando inventa l'indie-pop con gli Orange Juice e quindici anni dopo è ancora in scena a cantare "I've never met a girl like you before". Apre uno studio di registrazione a Hampstead, uno dei quartieri più "in" di Londra, il tempo passa, continua a fare il musicista e a quarantacinque anni può persino concedersi il lusso di non dover rincorrere le classifiche di vendita. Poi è il destino a cambiare le carte in tavola. Nel febbraio del 2005, due devastanti emorragie cerebrali, una dopo l'altra. Rischia di morire, ma quando si riprende dal coma non può camminare, non può muoversi, non può parlare. A raccontare la storia è sua moglie Grace. La storia di un uomo che deve ricominciare da zero, e ce la fa. Ma cosa significa tornare a vivere quando non si hanno più ricordi, quando non si riesce nemmeno a mettere in relazione le cose tra loro? La terapia è lunghissima, è un cammino disseminato di piccole conquiste e disfatte, mai di autocommiserazione. Il libro raccoglie i disegni che Edwyn nel corso degli anni ricomincia a schizzare: il primo è autoritratto, una figurina con la testa grande e le mani piccole, come un bambino. "In confronto al cervello umano, l'universo è un giocattolino a molla".