Poltrobabbo e poltromamma. «I miei genitori» di Alberto Savinio

Poltrobabbo e poltromamma. «I miei genitori» di Alberto Savinio

Nel 1945, con il "Concilium Lithographicum", il critico d'arte Velso Mucci offrì a quindici artisti di stampare una litografia accompagnata dalle parole di un poeta: abbinamenti particolarmente felici furono quelli di Palazzeschi con Maccari, Barilli con De Chirico, Ungaretti con Fazzini. Ma la risposta più geniale fu di Alberto Savinio, unico a interpretare sia il ruolo del pittore sia quello dello scrittore. Nella litografia "I miei genitori", tirata in soli trentadue esemplari, i genitori di Savinio sono inglobati nelle loro abituali poltrone e assumono la fisionomia della "Poltromamma" e del "Poltrobabbo", mentre le ombre che li contornano, formate da scritte autografe di Savinio, narrano con parole dure, sgradevoli, anche oscene, la vita di ciascuno di loro al sopraggiungere della morte. Il volume è dedicato a questa importante e poco conosciuta litografia di Alberto Savinio, che fa parte della collezione di libri d'artista raccolta da Sandro Dorna.
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