Storia sociale degli odori

Storia sociale degli odori

"Corbin racconta la storia degli odori tra Settecento e Ottocento, ma molte e preziose notizie ci racconta attorno alla lunga carriera degli aromi, dei profumi, dei tanfi, delle puzze, degli incensi, delle mofete e delle acque di rosa. Non v'è dubbio, per il bene e per il male, noi viviamo in un'epoca postodorosa. Peggio: quel che ci resta di odorato ci serve essenzialmente a metterci in guardia contro cibi deteriorati, acque inquinate, aria tossica. La lettura di questa dotta, un po' elegante, storia degli odori ci suggerisce quel che pare ovvio, ma può venir trascurato: cioè, che l'igiene è un prodotto del tutto artificiale e tecnologico, ed esige una organizzazione centralizzata, scientifica, aggiornata. E' una tecnica [...], una ideologia artificiale, ignara della puzza collettiva, e intesa a punire i tanfi individuali; ha in sé qualcosa di maniacale, come la ginnastica e la dietetica. Temo che qualunque decorosa, proposta di miglioria del cosmo debba cominciare con una carezza sulla repulsiva testolina del malodore, e un brindisi al liquame." (Giorgio Manganelli)
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