Via verso la notte

"C'è gente che fa il turno di notte: spedizionieri, cronisti, conducenti di scintillanti station wagon... La notte fa un suono, non un insieme di suoni, ma un unico, lungo, stanco, interminabile suono". E' in un mondo senza luce, rischiarato appena dalle insegne al neon dei centri commerciali, che si svolge l'avventura del giovane Chuck Deckle, ribelle per caso: in opposizione ai modelli convenzionali che la famiglia gli addita (ma più che altro per una sequela di eventi fortuiti), Chukie ha abbandonato gli studi e si ritrova a New York, impegnato in un'improbabile carriera di macellaio. Sfortunatamente, è sprovvisto della qualità fondamentale per esercitare il mestiere: non sa tagliare la carne. Così, anziché farsi strada nel mondo del lavoro e riconquistare quella sicurezza borghese che ha maldestramente rinnegato, percorrerà i gironi concentrici e discendenti del suo inferno personale, da un macelleria all'altra, da un licenziamento all'altro. Via verso la notte è un romanzo di sensazioni acute: l'odore della carne, il frastuono del traffico, le urla dei capireparto, le voci degli slavi e degli ispanici, i bagliori di una città notturna in cui si agita un'umanità arrabbiata e dolente. Edward Allen ci offre una descrizione inedita di New York: da Manhattan al Bronx, dalle ciclopiche autostrade alle linde casette delle contee periferiche, prende corpo ai nostri occhi una metropoli di marginali veri, specchio di un'America in crisi, angosciata dalla situazione economica e consolata dai riti della televisione. Mentre attraversa questa città sulla sua Wolswagen scassata, ascoltando musica leggera alla radio, sbirciando le prostitute agli angoli delle strade e pensando al suo difficile amore con l'infermiera Jill, Chuck Deckle percorre il duro cammino di chi, per un motivo o per l'altro, ha scelto di non stare in carreggiata.