La tata
Charlotte è consapevole che Stella non è come le altre bambine di nove anni, ma per lei è perfetta così: irrequieta, iperattiva, spesso intrattabile, eppure brillante, con un’intelligenza vivace, a volte anche geniale. È sua figlia, e questo le basta per amarla con tutto il suo cuore. E poi c’è la loro giovane tata armena ad aiutarla. Fin dal primo giorno, Blanka ha instaurato un ottimo rapporto con Stella, e col suo atteggiamento tranquillo e rassicurante è l’unica che riesce a gestirla senza problemi. Tuttavia, proprio adesso che Charlotte sta affrontando una seconda gravidanza difficile e stressante, Blanka si licenzia senza preavviso e, qualche tempo dopo, viene trovata morta affogata in una piscina. Un tragico incidente o un gesto volontario? Charlotte quasi non ha tempo per elaborare il lutto. Col marito spesso fuori casa per lavoro, tutto il peso della famiglia ora ricade su di lei. Fortunatamente, ogni giorno che passa Stella sembra più pacata e gestibile del solito. All’inizio Charlotte non può che esserne felice, ma ben presto ai suoi occhi il cambiamento della figlia le appare sempre più strano. Stella comincia a replicare i gesti che erano tipici di Blanka, la sera prima di addormentarsi sussurra frasi in una lingua incomprensibile, spesso chiede di mangiare piatti dai nomi mai sentiti prima. E poi Charlotte fa la scoperta più inquietante: ogni notte Stella scrive nel suo diario segreto intere pagine in armeno… È lei che sta perdendo il contatto con la realtà o è la realtà che si è trasformata in un incubo? Nessuno le crede, soprattutto suo marito, ma Charlotte è convinta che sua figlia sia in pericolo e che solo lei possa salvarla…
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