Teorie inglesi del romanzo

Teorie inglesi del romanzo

Opera per lo più dei romanzieri stessi, la teorizzazione inglesi sul romanzo moderno accompagna direttamente lo svolgersi di una tradizione narrativa fra le più ricche, complesse e influenti in Europa. Questo studio di Sergio Perosa ne traccia la linea di sviluppo, dalle origini seicentesche al 1900, attraverso l'ampia scelta di testi, quasi tutti inediti in Italia, e la densa Introduzione che guida alla lettura della parte antologica. Il volume non ha pretese di sistemazione teorica: privilegia piuttosto l'affiorare delle idee sul romanzo, l'intrecciarsi o lo scontro di concezioni dioverse, i dibattiti e le polemiche - cioè il farsi di una teorizzazione, peraltro aliena dalle grandi sintesi filosofiche, in cui abbondano i riferimenti diretti, concreti all'applicazione pratica. Nel Settecento il grande dibattito su 'novel' e 'romance' occupa la posizione centrale e si dà il primo manifestarsi di un'idea del roamzo; per tutta la seconda metà predomini, con esiti imprevisti, la questione del realismo; nella breve, intensa, ricchissima stagione fra il 1880 e il 1900 la teorizzazione avanza assolute pretese di creatività artistica per il romanzo, e quasi contemporaneamente ne registra il dubbio, l'impossibilità, lo scacco. Attorno a questi nuclei Perosa ricerca i nessi e i tessuti connettivi, colma dei vuoti mettein luce significativi momenti di transizione: le origini, fra Sei e Settecento, il trapasso al roamnticismo, e soprattutto quel lungo silenzio, solo apparente, fra Scott e i grandi vittoriani.
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