Pensieri

Pensieri

"Agostino, non è forse vero che tu ci richiami alla vita interiore? Quella vita, che la nostra educazione moderna, tutta proiettata sul mondo esterno, e tutta informata delle dominanti impressioni del mondo esterno, lascia illanguidire, e quasi ci fa venire a noia? Noi non sappiamo più raccoglierci, non sappiamo più meditare, non sappiamo più pregare." Legatario di queste annotazioni di Paolo VI, Carlo Cremona ce le offre come unica chiave di lettura della sua originale antologia, che abbraccia l'opera del grande Dottore della Chiesa: "Pensieri". Dietro questo titolo non troviamo né l'omaggio devozionale di un consacrato né un'opera compilatoria né un'occasionale miscellanea. Sotto il potente riflettore di uno dei più convincenti biografi contemporanei, scopriamo invece in Agostino una miniera di numerosi messaggi, che l'esperienza singolare di quest'Uomo continua a inviare agli uomini del Duemila. "Sui problemi perenni che hanno inquietato l'umanità" dice Cremona "egli ci è Maestro e guida. Nella drammaticità della nostra epoca almeno in questo siamo privilegiati, perché abbiamo in Agostino quasi uno specchio." A distanza di sedici secoli, l'attualità di sant'Agostino, già messa in risalto da Jean Guitton, continua a stupirci: per l'identica problematica di due epoche travagliate ma soprattutto per la sua consapevolezza di fronte al "vigore di una religione nuova, ancora più totalitaria dell'idea imperiale, ancora più universale ma sostanziata dall'amore". Nella raccolta abbondano passi non esclusivamente religiosi o spirituali, passi che hanno carattere di esperienza umana. "Per Agostino tutto è sacro." Ecco il segreto per capire il mistero di quest'uomo incomparabile, che ripete, con Geremia: "Mi hai sedotto, Signore, e io mi sono lasciato sedurre".
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