Storie

Storie

Quando apparvero queste "Storie", nel 1914, un giovane recensore, Robert Musil, mise subito in guardia i lettori: "Uomini di spirito positivo e donne dotate di forte 'caritas' troveranno queste trenta piccole storie un po' troppo giocose. Ad esse sarà rimproverato di non dimostrare alcun carattere, di essere capricciose, di gingillarsi con la vita, anzi magari di non avere cuore e di lasciarsi impressionare da quella sbalorditiva determinazione con cui l'insignificante, per esempio una panchina in giardino, talvolta occupa il suo posto nel mondo". Con quella ironica precisione che era per lui la socia inseparabile dell'anima, Musil ha accennato qui alla peculiarità di Robert Walser in un genere letterario, la 'prosa breve', in cui oggi lo riconosciamo maestro. Ma le "Storie" non contengono soltanto campioni disparati di 'prose brevi': almeno due testi, "Kleist a Thun", uno dei vertici dell'arte di Walser, e la "Battaglia di Sempach" hanno una perfetta misura di racconti. Il primo, nella sua tensione, quasi insostenibile, è forse l'unico testo del nostro secolo che sembra proseguire il "Lenz" di Buchner; il secondo è una visione grandiosa, dove il sangue sgorga da araldici fantocci e il cozzare delle armi si blocca in un sospeso miraggio. Dietro la giocosità di Walser, dietro l'ingiustificata euforia che a tratti erompe nelle sue pagine, c'è qualcosa di immensamente oscuro e delicato. Da dove vengono questi suoi personaggi, non solo l'allucinato Kleist ma certe labili 'silhouettes' ricorrenti, come il piccolo impegato Helbling, lo studente Fritz Kocher o il paggio Simon? Benjamin rispose che "vengono dalla notte, là dove essa è più nera, da una 'notte veneziana', se vogliano, illuminata dai miseri lampioni della speranza, con un qualche splendore festivo nell'occhio, ma turbati e tristi da piangere. Ciò che essi piangono è prosa". Una prosa che tocca una corda molto nascosta e raggiunge la bellezza più rara, quella cui Walser più teneva, quella che si ha [...]
Momentaneamente non ordinabile

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

Problemi e prospettive della ricerca storico-pedagogica
Problemi e prospettive della ricerca sto...

Giuseppe Serafini, Sira Serenella Macchietti, Mirella Chiaranda Zanchetta
Using Ways and Means. Teachers's Book
Using Ways and Means. Teachers's Book

Cetty Landolfi, M. Teresa Sanniti Di Baia, Maureen Clay