Il giorno della civetta

Il giorno della civetta

Il primo e il più grande fra i romanzi che raccontano la mafia.«... ho impiegato addirittura un anno, da un'estate all'altra, per far più corto questo racconto. Ma il risultato cui questo mio lavoro di "cavare" voleva giungere era rivolto più che a dare misura, essenzialità e ritmo, al racconto, a parare le eventuali e possibili intolleranze di coloro che dalla mia rappresentazione potessero ritenersi, più o meno direttamente, colpiti. Perché in Italia, si sa, non si può scherzare né coi santi né coi fanti: e figuriamoci se, invece che scherzare, si vuole fare sul serio» – Leonardo SciasciaLeonardo Sciascia pubblicò questo romanzo nel 1961. Allora, nelle parole dell'autore stesso, «sulla mafia esistevano degli studi, studi molto interessanti, classici addirittura: esisteva una commedia di un autore siciliano che era un'apologia della mafia e nessuno che avesse messo l'accento su questo problema in un'opera narrativa di largo consumo». La stessa parola mafia era usata con tutte le cautele e quasi di malavoglia. Eppure noi sappiamo che proprio in quegli anni avveniva la radicale trasformazione che spostò la mafia dal mondo agrario a quello degli appalti, delle commesse e di altre realtà «cittadine», non più regionali ma nazionali e internazionali. Lo scrittore Sciascia irrompe dunque in questa realtà come nominandola per la prima volta. Basta leggere la pagina iniziale del Giorno della civetta per capire che essa finalmente cominciava a esistere nella parola. Sciascia sottopose il testo a un delicato lavoro di limatura, riducendolo ai tratti essenziali con l'arte del «cavare»: e, visto a distanza di anni, tale lavoro si rivela più che mai un'astuzia dell'arte. Qui infatti Sciascia ha scoperto, una volta per tutte, quel suo inconfondibile modo di narrare che non si concede ambagi e volute, ma fissa lo sguardo sempre e soltanto sulle nervature del significato, fossero anche in un minimo gesto o dettaglio. In questo senso, se Il giorno della civetta è diventato il romanzo più popolare di Sciascia, è anche perché lo rappresenta in una forma che, nel più piccolo spazio, raggiunge la massima densità.

Immediatamente disponibile nei seguenti formati:

Codice Condizioni Prezzo
gliadelphi 203 Nuovo 10,00 Acquista

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

Leonardo Sciascia e il Settecento in Sicilia
Leonardo Sciascia e il Settecento in Sic...

Di Grado Antonio, Coco Antonio, Cancila Orazio
Leonardo Sciascia e la tradizione dei siciliani
Leonardo Sciascia e la tradizione dei si...

Di Grado Antonio, Tedesco Natale, Ambroise Claude
Leonardo Sciascia e la giovane critica
Leonardo Sciascia e la giovane critica

Catalano M. Giuseppina, Carmina Claudia, Amaduri Agnese