La gamba sinistra
                
                
                    «La regola di vita di Mew il Fattore era di accaparrarsi tutto. Vivere per lui significava prendere, o meglio acquisire potere su tutto ciò che desiderava sino a farlo completamente suo.» Fra i cantori del Male, di ogni epoca e lingua, un posto spetterebbe di diritto a T.F. Powys. Nessuno scrittore del Novecento è infatti riuscito a mostrare con la stessa infernale precisione dove il Male si annidi, per quali vie insospettabili agisca e quale effetto possa avere sugli uomini, così spesso ignari di porlo in atto. Come sempre Powys non ha bisogno di nominare il diavolo per farci avvertire la sua presenza: gli basta un dialogo smozzicato, un boccale di birra, l'odore del fieno. Ma forse mai come in questo breve romanzo la sua arte di narratore ha sfiorato la perfezione – con le sue accelerazioni improvvise, con i suoi giganteschi understatement e il suo humour di pece; con la sua capacità di muovere implacabilmente, e senza mai cedere al pathos, una ragnatela di personaggi nello spazio chiuso di un piccolo villaggio fuori dal tempo. E ancora oggi nella terribile concretezza di queste storie riconosciamo uno dei rari scrittori metafisici del Novecento.                
                
                                
                    
                        
Immediatamente disponibile nei seguenti formati:
                    
                 
                
                    
                        
                            
                                | Codice | Condizioni | Prezzo |  | 
                        
                        
                                                    
                                | PBA 732 | Nuovo | 12,00 | Acquista |