Le virtù della contraddizione. Quando la sociologia di fa etica

Le virtù della contraddizione. Quando la sociologia di fa etica

Il mercato etico, il consumo produttivo, i beni pubblici che diventano privati, il dono che produce profitti, la guerra umanitaria, il benessere che genera malessere, la crescita che chiama in causa la decrescita: sono solo alcuni dei "fenomeni emergenti" che oggi determinano la contraddizione e sfidano le tradizionali spiegazioni che la teoria sociologica ci ha offerto. Pur senza dichiarare guerra ai mulini a vento, il volume affronta la natura paradossale di un'etica che si rivela necessaria e problematica, proponendosi di andare contro l'opinione comune, esplicitando che i paradossi e le contraddizioni sono dappertutto. Dalla tragedia greca al cristianesimo romano, dall'avvento della modernità all'attuale società del rischio, questo percorso a metà tra storia delle idee e teoria della società focalizza i processi secondo cui vengono "giustificati" alcuni valori e negati altri, accettate alcune pratiche e condannate altre: che si tratti della maniera di percepire il corpo o la morte, di relazionarsi con il sacro o con la scienza, di credere o meno nell'universalità dei diritti umani. Mai prescindendo dal contesto storico sociale nel quale la riflessione sull'etica si è dipanata, l'autore presenta una riflessione sulla necessità di rinvenire un sostegno alla convivenza sociale, che salvaguardi al contempo la libertà e la responsabilità dell'essere umano.
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