Prospettive bioetiche di fine vita. La morte cerebrale e il trapianto di organi

Prospettive bioetiche di fine vita. La morte cerebrale e il trapianto di organi

Nel 1968 l'Ad Hoc Committee della Harvard Medical School stabilì che i pazienti con lesioni cerebrali irreversibili, collegati alle apparecchiature per la ventilazione artificiale, potessero essere dichiarati morti perché in stato di morte cerebrale. L'opera analizza la diffusione dei criteri per determinare la morte cerebrale e i nodi critici del dibattito internazionale di fine Novecento sui presupposti medico-biologici e filosofici sottesi a quei criteri e discute gli aspetti giuridico-legislativi italiani sull'accertamento della morte e la donazione degli organi. Il quesito cruciale che oggi deve essere posto al centro dell'attenzione è il seguente: poiché i pazienti in morte cerebrale non sono cadaveri, a quali condizioni si potrà precedere al prelievo dei loro organi?
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

La chitarra di liuteria. Masterpieces of guitar making. Con CD Audio
La chitarra di liuteria. Masterpieces of...

L. Davey, Luca Waldner, Stefano Grondona, Massimo Mandelli
Il silenzio dell'alba
Il silenzio dell'alba

V. Righini, Abramo Levi
Il bosco imperfetto. I sogni, i desideri, le paure di donne che vivono la condizione di detenzione
Il bosco imperfetto. I sogni, i desideri...

G. P. Garoli, F. Quattrocchi