Poesia a corte. Le rime per Elisabetta Gonzaga (Urbino 1488-1526)

Poesia a corte. Le rime per Elisabetta Gonzaga (Urbino 1488-1526)

Il volume rende noti i risultati di una ricerca sulla produzione poetica fiorita presso la corte di Urbino, tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo, in omaggio alla duchessa Elisabetta Gonzaga. Il regesto delle raccolte analizzate, manoscritte e a stampa, comprende opere già note, come i versi di Pietro Bembo, il Tirsi di Castiglione e le rime dell'Aquilano, e sillogi liriche meno conosciute, quali, tra le altre, le prove di Panfilo Sasso, Giovanni Bruni de' Parcitadi e Bernardo Accolti, sul quale ultimo, in particolare, agì fortemente il magistero della cultura umanistica di pieno Quattrocento. La lettura dei testi suggerisce la progressiva affermazione di una precisa pratica poetica e di un riconosciuto cenacolo letterario, raccolto attorno alla signora di Montefeltro. Entro l'orizzonte magmatico della lirica di corte, la realtà feltresca costituì dunque un polo significativo, in dialogo e competizione con i palazzi dell'Italia settentrionale e mediana. Alla vicenda poetica si accompagnò l'esaltazione di un ideale muliebre incardinato sul sistema delle virtù classiche, esemplato da Elisabetta e confermato dalle testimonianze iconografiche coeve. Dalla numismatica alla pittura, l'arte figurativa - nell'età di Guidubaldo - contribuì a ratificare un progetto propagandistico fondato sui criteri della misura e di una raffinatezza dissimulata, in fine sontuosamente ritratta da Castiglione nelle pagine del Cortegiano.
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