Territori e architetture del fiume

Territori e architetture del fiume

Se il problema della città contemporanea è la perdita dei luoghi dell'abitare e l'incognita sembra risiedere non tanto e non solo nel singolo edificio quanto piuttosto nelle relazioni tra le parti - cioè nel rapporto stesso tra architettura e città -, la possibilità di indagare tali nessi attraverso le architetture costruite e i loro caratteri insediativi motiva lo studio della Valle del Ticino. Si assume la regione ticinese come area vasta rispetto a cui istituire un rinnovato punto di vista all'interno del quale la complementarietà dei piani territoriali, la giustapposizione delle fabbriche e la definizione costruttiva delle architetture siano ancora capaci di stabilire chiari rapporti compositivi, di costruire cioè una alternativa non solo reale, ma vera alla condizione della città contemporanea. La regione ticinese, dal Verbano fino al Po, incarna una sorta di ricomposizione di senso, di come la città potrebbe essere in ogni luogo; la struttura insediativa del Ticino, costituita da molteplici elementi che sperimentano il tema dell'edificazione architettonica del terrazzo fluviale, mostra una permanente identità dei luoghi e una resistente dipendenza dei caratteri della costruzione dalla morfologia dei siti. La ricerca del dato originale, materializzato nella rete di segni fisici che nel tempo ha costruito l'identità della valle, permette di individuare i nessi sintattici esistenti tra le singole parti e di costruire un unico grande testo ove ricollocare trame, tracciati e edifici.
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