Paolo Portoghesi. La tradizione come avvenire

Paolo Portoghesi. La tradizione come avvenire

Paolo Portoghesi (Roma 1931) è il battagliero sostenitore di una architettura "radicata" che interpreta la tradizione non come un trasferimento di abitudini acquisite, ma come stimolo alla innovazione nella continuità di alcune premesse che esprimono l'identità dei luoghi e delle culture umane. Per questo ha fatto suo il detto di Gustav Mahler: "Tradizione è custodire il fuoco, non adorare le ceneri". La sua opera più nota è la Moschea di Roma. Tra le sue opere recenti: le chiese di Santa Maria della Pace a Terni, dei Santi Cornelio e Cipriano a Calcata e San Francesco a Castellaneta, il Quartiere Latino di Treviso, il Quartiere Rinascimento a Roma, la Moschea di Strasburgo, il Parco Urbano di Abano, il Cimitero di Cesena, i Laboratori della "Città della Speranza" a Padova, un Nuovo Quartiere a Senigallia. E professore emerito nell'Università della Sapienza. Ha ricevuto tre lauree honoris causa. E vice presidente dell'Accademia Nazionale di San Luca e socio dell'Accademia dei Lincei oltre che di numerose accademie internazionali.
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