Conservatorismo compassionevole

Conservatorismo compassionevole

Il conservatorismo compassionevole è una nuova forza politica negli Stati Uniti, che elimina le differenze di fede, razza ed etnia tra le persone offrendo soluzioni a parecchi problemi difficili. In complesso, altro non è se non un'innovativa filosofia dello Stato. Nessun autore è più qualificato a spiegarne l'efficacia e le promettenti prospettive di Marvin Olasky, definito da "The New York Times" come "il padrino del conservatorismo compassionevole". Il libro dà un nuovo esempio di come lo Stato possa e debba intervenire in economia, con un'articolata premessa sul comportamento umano: l'economia in sé non cambia la vita. Lo può fare solo la fede e una convinzione molto radicata. Per decenni lo Stato ha puntato solo sul benessere materiale, ignorando le passioni e i "credo" che rendono la vita degna di essere vissuta. L'elemento conservatore di questo nuovo movimento è che i suoi leader sanno bene che lo Stato non può instillare nella gente tali "credo", ma può aiutarli a fiorire. Può insomma ispirare le persone e indirizzarle a quegli "eserciti della compassione" che sono stati la caratteristica della storia americana fin dalla sua fondazione. Il conservatorismo compassionevole offre un modo per superare i problemi fondamentali che attualmente opprimono troppi americani, i quali meriterebbero ben altre condizioni. Dà una visione unitaria del rapporto triangolare tra lo Stato, le chiese più importanti e le decine di migliaia di opere caritative. È una vera e propria reinvenzione dello stato assistenziale, una rivoluzione globale del 'welfare state', una ridefinizione della rete di sicurezza sociale. In "Conservatorismo compassionevole" Marvin Olasky ci porta in un viaggio, assieme a suo figlio Daniel, lungo le strade del paese, mostrando accuratamente come il nuovo movimento si dispieghi. Nel tragitto, offre una serie di principi mediante una breve escursione storica per dimostrare che queste idee radicali sono non tanto una novità, quanto la riscoperta di una saggezza a lungo dimenticata.In appendice il discorso "Il dovere della speranza", di George Bush.
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