Amarcord, 50 anni dopo. Mémoire di uno spettatore informato (e altri vagheggiamenti)

Amarcord, 50 anni dopo. Mémoire di uno spettatore informato (e altri vagheggiamenti)

Il viaggio nei ricordi di questo libro parte da un giorno di dicembre del 1973, il mese e l’anno in cui apparve sugli schermi Amarcord di Federico Fellini. Un film perfetto per il ritmo infallibile, che alterna il buffo e l’atroce, per la sapida intensità evocativa dei colori, delle scene, delle musiche e, infine, per la scelta dei volti e delle voci che ne affollano la rapsodica trama. Come in una sorta di incantato Spoon River, le innumerevoli figure e figurine di Amarcord riemergono da un fuligginoso passato per raccontarci le loro povere storie nella malinconica luce che avvolge il film dal principio alla fine. Questo libro racconta anche del clima sodale in cui nacque il film, del contributo fondamentale che dettero Tonino Guerra, Nino Rota, Danilo Donati. Uomini di cinema, del nostro grande cinema. Perché 'Amarcord' è anche un omaggio alla trasognante magia dello schermo, anche quello del 'Fulgor', su cui si fissarono gli occhi del piccolissimo Federico, magari con un vago presentimento del suo destino. Prefazione di Ferruccio Marotti. Post scriptum di Carlo Mosca.
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