«Di Stendhal, della Spagna, di Pirandello. E di me». Carteggio tra Leonardo Sciascia e Maria Luisa Aguirre d'Amico. 1971-1989

«Di Stendhal, della Spagna, di Pirandello. E di me». Carteggio tra Leonardo Sciascia e Maria Luisa Aguirre d'Amico. 1971-1989

«Di Stendhal, della Spagna, di Pirandello. E di me», con questa citazione di una delle lettere di Leonardo Sciascia a Maria Luisa Aguirre d’Amico è possibile riassumere al meglio i principali contenuti del carteggio qui pubblicato. La loro corrispondenza d’amorosi sensi letterari, come potremmo dirla a definire le comuni memorie di coltivate affinità elettive, si svolse negli anni di maggior fama di Sciascia, mentore dell’esordio narrativo della Aguirre, già traduttrice dallo spagnolo. Era però inevitabile che il Nobel siciliano fosse al vertice della conversazione tra sua nipote e lo scrittore suo conterraneo che, quasi conclusivamente, lo chiamerà “padre”. Il carteggio inizia e si conclude all’insegna di questa comune eredità e si alimenta di un intenso colloquio che offre una più complessiva e significativa raffigurazione (con molti dettagli inediti) sia delle loro opere, nel milieu letterario e nel contesto politico di allora, sia delle loro personalità, diversamente inclini alla memoria e alla confessione autobiografica alla Henry Brulard.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

Bijoux
Bijoux

Deanna Farneti Cera
Magia di Natale. Ediz. illustrata
Magia di Natale. Ediz. illustrata

D'Achille Silvia, Wolf Tony
Melodia cubana. Sventure del paradiso
Melodia cubana. Sventure del paradiso

Bernard Matussière, Erik Orsenna, S. Vacca
Post-it
Post-it

Alessio Sacco
Mandorle e limoni
Mandorle e limoni

Anonimo acquario
La mia vita tra la gente
La mia vita tra la gente

Biancuzzo Mario
Favole educative
Favole educative

Tina Bruno
Piccola raccolta
Piccola raccolta

Bruno Tina