Fede nella libertà
Con questo libro, Thomas Szasz critica la psichiatria per la sua tendenza a violare i principi libertari della libertà individuale. Egli contesta l’idea che il suicidio sia un privilegio da regolamentare anziché un diritto personale. Szasz pone domande cruciali: il suicidio è un’espressione di autodeterminazione o un disturbo mentale? Il ricovero forzato è una prigionia ingiusta o una terapia necessaria? La somministrazione forzata di farmaci è un’aggressione o una cura? Secondo l’autore, la psichiatria si basa sulla coercizione e considera l’intervento obbligatorio un dovere etico. Questo solleva un conflitto tra i principi libertari e le pratiche psichiatriche dominanti.
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