Vasilij Grossman. La forza dell'umano nell'uomo

Vasilij Grossman. La forza dell'umano nell'uomo

Vasilij Grossman (1905, Berdičev – 1964, Mosca) è stato prima uno scrittore di successo, al tempo della Seconda guerra mondiale, poi uno scrittore in disgrazia, negli anni in cui Stalin preparava l’ultima delle sue purghe, quella contro gli ebrei dell’Unione Sovietica. La morte del dittatore, nel 1953, lo salvò da una probabile tragica fine, comune a centinaia di altri artisti condannati al lager o uccisi nell’Unione Sovietica. Nell’epoca del Disgelo, dopo aver sperato che il Paese potesse recuperare la libertà e dopo aver compreso che ciò non sarebbe accaduto, Grossman si ritrovò a scrivere in clandestinità: un destino prima imposto dalle circostanze (nel 1961 il KGB sequestrò il manoscritto del suo capolavoro "Vita e destino"), poi scelto consapevolmente per sfuggire alla censura e dire liberamente, e rischiosamente, la verità. Solo con la fine dell’Urss questo secondo Grossman è stato pubblicato in patria, mentre in Occidente è stato scoperto una prima volta negli anni Settanta, con l’edizione di "Tutto scorre", e all’inizio degli anni Ottanta, con la pubblicazione di "Vita e destino"; quindi clamorosamente riscoperto a inizio anni Duemila con nuove traduzioni e edizioni, che lo hanno fatto conoscere in tutto il mondo come un grande classico.
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Dettagli Libro

  • Titolo: Vasilij Grossman. La forza dell'umano nell'uomo
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  • Editore: Rubbettino
  • Collana: Arte
  • Data di Pubblicazione: 2025
  • Pagine: 72
  • Formato: Brossura
  • ISBN: 9788849886498
  • Studi letterari - Storia e critica

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