Lanziano e le divine compagnie

Lanziano e le divine compagnie

Lanziano è un settantenne "di media statura, asciutto e compatto, i capelli bianchi, il viso regolare appena segnato". Sotto l'accettabile esteriorità rivela confusione di fronte alla progressione spietata del tempo, che prova a rallentare con l'ossessiva attenzione per la forma fisica e con amori che incontra e seleziona nell'ambito dell'attività in una ONG. Il protagonista considera le sue donne con la sensibilità e il tono leggero di un piacevole passatempo, riconducibile a una spasmodica ricerca di gratificazioni sentimentali e non, senza nulla concedere a una vera emozione amorosa. Lanziano vive in maniera contraddittoria la parte finale della sua vita, con la consapevolezza di non avere più un'età in cui si possa guardare il futuro con spensierato entusiasmo. Non riesce a sedimentare positivamente il ricco passato d'incontri amorosi e alla fine "implode", si avvita su se stesso nel tentativo di ricevere ancora amore, di trovare conforto in "un rapporto affettivo già sperimentato che lo riconduca alle vibrazioni di una volta"...
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