Francia. La douceur de vivre

"Nemo propheta in patria" ci insegnava il pensiero dei nostri avi, ma la realtà francese, innovativa ed anticonvenzionale, destabilizza la saggezza granitica della massima latina con la vivace consapevolezza della propria identità culturale. La storia, che viene considerata spesso ridotta all'unilaterale, archeologica concezione di passato, pare aver riconosciuto nel suolo esagonale l'humus ideale per radicare un processo mai concluso di rinnovamento, che accompagna ai fasti artistici di ogni tempo una multiforme avanguardia che esporta mode e tendenze nel mondo intero. L'artista che vive, proverbialmente, ai margini della norma si inserisce nella quotidianità francese arricchendola e interpretandola. Il popolo d'Oltralpe stima e rispetta ogni forma di creatività poiché la storia del paese l`ha ormai assuefatto attraverso le testimonianze di cronisti d'eccezione. Innumerevoli sono le personalità che hanno contribuito, all'inarrestabile movimento di idee che ha rivoluzionato, nel XX Secolo, ogni voce dello scibile umano da Ravel a Berlioz, da Matisse a Le Courbusier fino ai numerosi "hommes de lettres" che si sono aggiudicati cinque premi Nobel dal dopoguerra ai giorni nostri. Se estro e genialità sono considerate garanzie di progresso da una politica comprensiva e lungimirante, in nome di questo poco è stato sacrificato. La conservazione di equilibri ecologici ed il restauro di beni artistici e architettonici sono infatti principi presenti alla coscienza degli abitanti che fanno diffusamente uso di arte e cultura ad ogni livello sociale, senza restrizioni elitarie.