L' alba dell'era solare. La fine del riscaldamento globale e della paura

L' alba dell'era solare. La fine del riscaldamento globale e della paura

Il libro analizza gli effetti del cambiamento climatico e l'approccio al tema da parte della comunità internazionale di scienziati, economisti e politici a partire dagli anni Settanta con una documentazione approfondita. «Prem Shankar Jha è certo che possiamo liberarci dalla schiavitù dei combustibili fossili. E lancia la sua strategia, l'ostacolo? "Il mercato"» - La lettura «Prem Shankar Jha offre una chiara via da seguire. Il libro è un'esplorazione delle opinioni per evitare pericolosi cambiamenti climatici, partendo da una domanda essenziale: dal momento che sappiamo come effettuare una transazione verso un'economia a bassa emissione di carbonio e dato il rischio rappresentato dal cambiamento climatico, perché non stiamo attuando ciò che andrebbe fatto?» - The Guardian Si sofferma sulle principali energie alternative utilizzabili in contrapposizione alla dipendenza dal petrolio che è attualmente ancora la principale fonte di energia. Si punta l'attenzione anche sulle conseguenze del cambiamento climatico in termini di guerre, migrazioni di massa, conflitti per il possesso delle risorse, carestie, epidemie ecc. La soluzione migliore per l'autore sembra essere il solare di cui descrive il funzionamento, i più importanti impianti nel mondo e lo sfruttamento delle biomasse. L'autore affronta il tema senza la reticenza che generalmente caratterizza le pubblicazioni sull'argomento. L'intenzione è quella di mettere in guardia l'opinione pubblica dai possibili effetti catastrofici degli stili di vita attuali sostenuti dall'economia di mercato, basata sul profitto a prescindere e sullo sfruttamento estremo delle risorse naturali. La minaccia di una catastrofe ambientale tuttavia non sembra essere recepita e manca ancora la volontà per attuare un reale cambiamento, almeno fino a oggi. Il libro illustra le soluzioni tecnologiche studiate a partire dalla metà del secolo scorso, sia quelle efficaci sia quelle «improponibili» e il ruolo decisivo delle scelte dei Governi troppo spesso dettate dall'economia di mercato e da visioni a breve termine. L'autore individua le responsabilità di alcuni scienziati e divulgatori che negano, spesso per interessi personali, la gravità dei fatti e il collegamento fra cambiamenti climatici e attività umane. Tutte le argomentazioni sono documentate con scrupolosa attenzione e possono essere approfondite utilizzando la bibliografia.
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