L' immutabilità del diveniente. Saggio sul pensiero di Emanuele Severino

L' immutabilità del diveniente. Saggio sul pensiero di Emanuele Severino

Nel suo lungo percorso filosofico contro il nichilismo dell'Occidente, Severino difende strenuamente l'incontraddittorietà dell'ente, fondamento imprescindibile, per lui, della struttura originaria della verità. D'altra parte è proprio la presentazione dell'ente che Severino fa ad avvolgere l'ente stesso nella contraddizione. Infatti l'ente, che non può essere altro che eterno, secondo Severino, si colloca in due dimensioni diverse: per un verso esso risiede nella stabile immobilità dell'intero immutabile, per l'altro è immerso nella dimensione irrequieta dell'apparire finito, del movimento, nel divenire. Giorgio Ernesto Crapanzano, analizzando le principali opere di Severino, guida in questa contraddizione fra l'immutabilità logica dell'ente e il suo concreto divenire, approdando all'evidenziazione dell'insostenibilità della dimensione del diveniente per il pensiero di Severino, e individuando nelle pagine severiniane la riproposizione dell'antico dilemma del molteplice che all'uno rimanda ma che dall'uno non può essere tratto, che ha accompagnato buona parte della storia del pensiero occidentale.
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