Tre metri di topolini morti

Tre metri di topolini morti

Nìo, un musicista, compra una vecchia casa tutta da sistemare. Durante i lavori di trasloco ritrova dei manoscritti del precedente proprietario: incuriosito inizia a studiarli per ricercarne un senso. L'ostacolo più grande è la frammentarietà: molte pagine caotiche, senza alcun ordine di narrazione, protagonisti che stuzzicano la sua fervida immaginazione, e una trama piena solo di farneticazioni e afflizioni; più procede nell'analisi e meno comprende la storia che gli si offre dinanzi. Conoscendo gli abitanti del luogo viene a sapere cose strane sul conto del precedente proprietario e decide di andare avanti: così facendo inizia a delineare un personaggio anomalo, una specie di giustiziere fuorilegge con una passione incognita. E più si addentra nella storia, più scopre misteriosi accadimenti. I trasportatori che lo avevano aiutato nello sgombero delle vecchie masserizie che riempivano la casa, la padrona della locanda in cui ha alloggiato per pochi giorni, tutti sembrano far parte della storia di quest'uomo del quale più conosce, più avverte vacillare le proprie convinzioni. Ma cosa lo portò alla pazzia?
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