Il sesto gradino

Il sesto gradino

Un gruppo di ragazzini sta giocando su una scalinata. Si stanno sfidando a saltare più gradini con un solo balzo. Quando è il momento di saltarne sei, una di loro ha paura, esita e alla fine rinuncia. La sensazione di sconfitta e di incapacità provata in quel frangente assurgerà, per la protagonista di questa storia, ad evento simbolo di un'esistenza dolorosa. È un'angoscia che si manifesta prestissimo, in notti agitate e insonni, in rapporti conflittuali con la famiglia, con l'universo maschile e con il sesso, e che in seguito la porterà spesso a manifestare un atteggiamento triste e rancoroso. Diventerà una costante, anno dopo anno, il sentirsi abbandonata e ignorata da mariti e compagni, dilaniata da malattie indecifrabili, umiliata da medici supponenti e "sordi" alle indicazioni della paziente, impotente di fronte alla negazione della maternità. D'altro canto lei stessa non riuscirà pienamente ad accettare il morboso attaccamento che proverà verso i suoi uomini. Il bisogno incontrollabile e al tempo stesso l'insofferenza verso questi rapporti la porterà a credere che in fin dei conti l'odio...
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