Bekos

Bekos

È un cammino forte quello di Donato Angiolillo nella silloge Bekos, un incedere lento ma costante, che disegna un percorso di grande interiorità. Angiolillo pone fin dalla prime righe della sua raccolta un postulato importante che porterà con sé durante tutto il viaggio della sua scrittura: è necessario rielaborare in maniera strumentale l'insegnamento della tradizione classica. E infatti la sua poesia è densamente intrisa di riferimenti greco-latini, che vengono però rivisti e attualizzati alla luce di un presente che non si perde mai di vista. Donato Angiolillo non si lascia mai andare a facili rievocazioni: il senso della tragicità classica diventa probabilmente la metafora più calzante della crisi dell'uomo moderno.
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