Racconti a margine

Racconti a margine

Ripercorrere le tappe storiche di questo genere letterario, da Il castello di Otranto (1764) di Walpole, a Il monaco di Lewis, al Frankenstein (1818) della Shelley, passando attraverso la produzione di Hoffmann, per giungere fino ai precedenti americani, quali Wieland (1798) di Brown e i Tales of a traveller (1824) di Irving, può aiutarci a inquadrare i racconti di questa antologia; le storie sono di norma ambientate nel presente, o meglio, non sono databili, e la paura nasce in genere dall'esterno come in "Raccontami una storia"; "23.10"; "Il canebau: una favola". In "Comitato di quartiere" tenebrosi e fatali personaggi animano la vita tranquilla e perfetta di un quartiere residenziale; in "Tra i salici" Giulietta Ricorsi sconvolge e trasfigura la "sua" realtà; nella "Stanza 307" va in scena l'eterna lotta tra il bene e il male sulla Terra; ne "Il palazzo giallo" un'oscura credenza, tramandata di generazione in generazione, unisce Jacques Ricochet, Jean Bufnoir, Gerard Hervè, Philippe De La Court e Arianne Jeunet.
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