Mia sorgente

Mia sorgente

"Nella raccolta "Mia sorgente", Alessandra esprime il senso spesso angoscioso della vita, con cui scruta ogni particolare e percepisce ogni sfumatura, pronta a cogliere i segni della resa ("Frana impetuoso / Il presente") e della speranza ("Richiamato dalla luce dell'ignoto / Viaggia a distanza il mio pensiero"), riuscendo a fare della prigione in cui si sente reclusa uno spazio di libertà, un cielo su cui volare, senza il rischio di cadere, un mare su cui navigare, nonostante le incertezze di chi sa di non possedere una bussola (Calco). Il suo rapportarsi alle cose (Pietra nel lago, Acqua, Sassi) le consente di porsi di fronte all'enigma dell'esistenza, cogliendo piccole verità: le sue intuizioni sono, infatti, frutto di una felice sintesi di emozioni e di pensiero, che preservano la sua poesia dal rischio di languori svenevoli o di entusiasmi sdolcinati." (dalla prefazione)
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