Waiting for Godot? No grazie

Prende spunto dall'omonima e celeberrima opera teatrale di Samuel Beckett, la riflessione autobiografica di Viola Gemignani. Raffigurando nel personaggio atteso da Vladimiro ed Estragone la ragione dei suoi sentimenti, l'autrice racconta le mutazioni del suo stato d'animo in rapporto a un legame affettivo dove attrazione e complicità si alternano a silenzi d'indecifrabile interpretazione e progressivo distacco che sembra far prevalere la ricerca di altro quando, all'improvviso, ricompare in scena la voglia di ritornare proprio da lui. Da Godot.