Le massime di Vitaliano

Le massime di Vitaliano

«Ho seminato tantissimo. Non ho raccolto niente. Certo che se fossi stato un contadino...» «E c'è chi osserva, commenta e scrive. Ora con serietà, ora con ironia, ora con autoironia, ora con distacco, ora con fervore, ora con una buona dose di vetriolo, ora con indignazione, ora con maldicenza, ora con rassegnazione. Io sono andato a sedermi nella fila di costoro.» Dopo "Le massime di Massimo", Pino Scorciapino dedica un secondo, delizioso, volume alle sue riflessioni estemporanee sulla vita e sugli esseri umani - con tutti i loro vizi e virtù - alla soglia di una nuova fase dell'esistenza. Non mancano nuovamente la sagacia e l'ironia nel cogliere quelle sfumature peculiari del vivere quotidiano che ci strappano un sorriso, anche se a volte un po' amaro, e intelligentemente ci fanno pensare. Attività, ahimè, sempre più trascurata ai nostri giorni.
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