I commercianti e i primi anni della Repubblica (1946-1951)

I commercianti e i primi anni della Repubblica (1946-1951)

"Repubblica significa governo di popolo ma non massa tumultuosamente scagliata al sovvertimento dell'ordine sociale". Queste parole, usate dai rappresentanti dei commercianti italiani pochi giorni prima che si svolgesse il referendum del 2 giugno 1946 e si eleggesse la Costituente, esprimevano la preoccupazione che serpeggiava nel ceto commerciale di fronte alle possibili conseguenze di un nuovo assetto istituzionale. L'avvento della democrazia stava alimentando nei commercianti una profonda incertezza per il loro futuro. Convinti di subire l'ostilità tanto del potere politico quanto della popolazione, furono assaliti dalla paura di perdere il proprio ruolo economico nella società. I commercianti e i primi anni della Repubblica rappresenta una novità nel panorama storiografico. L'autore affronta un campo di studi finora quasi del tutto inesplorato, offrendo un originale tipo di ricerca multidisciplinare, dove sono analizzati i problemi economici, la cultura e la riorganizzazione della categoria sullo sfondo degli eventi politici che contrassegnarono i primi anni della Repubblica.
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