Narrative del male. Dalla fiction alla vita, dalla vita alla fiction

Narrative del male. Dalla fiction alla vita, dalla vita alla fiction

Quest'opera intende riflettere da un punto di vista criminologico sui rapporti tra ciò che viene presentato come illecito - la fiction sul crimine - e ciò che intrinsecamente si rivela tale - il crimine reale -, così come viene messo in trama dalle narrative che istituzionalmente se ne occupano, e che sono presenti a diversi livelli come discorsi scientifici, mediatici, giudiziari, o a livello delle convinzioni diffuse a livello sociale. Nella prima parte del testo vengono analizzati alcuni casi di fiction con le metodiche della scienza criminologica e nella seconda parte da dati di cronaca si arriva alla teorizzazione criminologica qualitativa e alla fiction. Il campo delle narrative criminologiche, collocandosi tra fiction e vita, può costituire una sorta di "territorio di mezzo", partendo dal quale diviene possibile sia utilizzare le narrative di fiction per comprendere gli eventi criminali reali, sia trattare le narrative degli eventi criminali reali connettendole al mondo della fiction. In tal senso, nella misura in cui realtà e fiction si influenzano reciprocamente, la criminologia può tentare di decifrare il senso della vita tanto del criminale, quanto della vittima, in un processo di approfondimento che può dirsi incessante.
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