Lombardia manierista. Arti e architettura 1535-1600

Lombardia manierista. Arti e architettura 1535-1600

"Lombardia manierista. Arti e architettura 1535-1600" analizza i percorsi dell'arte nei territori lombardi nel periodo compreso tra l'avvento di Carlo V (1535), che coincide, da un lato, con il tramonto della dinastia degli Sforza, dall'altro, con un rilancio di Milano entrata ormai nell'orbita degli influssi della cultura centro-italiana - legata alle figure dominanti di Raffaello e di Michelangelo -, e la designazione del cardinale Carlo Borromeo a capo della diocesi milanese (1565), il quale impone le rigide regole della Controriforma anche in campo artistico. Queste due fasi del manierismo lombardo sono illustrate nel saggio che apre il volume: tenendo Milano come osservatorio privilegiato, si vuole offrire al lettore uno sguardo d'insieme rivolto agli episodi più noti. In questa griglia trovano posto gli approfondimenti proposti nei saggi successivi dedicati all'architettura civile e religiosa a Milano e nei territori del Ducato e all'architettura militare; mentre prendono voce altre realtà particolari, come la grande tradizione della scuola pittorica cremonese, la fase eccentrica della cultura milanese con la figura dominante di Arcimboldi, l'eredità di Giulio Romano attraverso le incisioni, i meravigliosi cristalli realizzati dai laboratori milanesi, la scultura monumentale e l'impiego dei marmi colorati nei territori del Ducato, il caso straordinario della corte di Vespasiano Gonzaga a Sabbioneta.
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