Commento al centiloquio tolemaico

Commento al centiloquio tolemaico

Il Centiloquio pseudo-tolemaico è uno scritto formato da 100 aforismi che occupa un posto particolare tra i pseudepigrapha tolemaici. Le prime attestazioni della sua esistenza risalgono al X secolo d.C. quando compare in lingua araba, con il suo commento, sotto il titolo di il libro del frutto (kitab al-tamarah). In seguito, nell'occidente medievale, dal XII secolo, con il titolo di Centiloquium per le traduzioni latine e Karpos per quelle in lingua greca, cominciò a far parte della cerchia di quei testi che dovevano essere conosciuti dai dotti e dagli studiosi del tempo. La trattazione di concetti di natura medico astrologica lo portò ben presto a far parte del curriculum di studi medicali di molte università medievali, tra cui le rinomate facoltà di Parigi e Bologna. La sua fortuna, oltre al contenuto, che in forma di aforismi riprende il sapere astrologico dell'antichità classica, collegandolo ai vari campi dello scibile, era dovuta alla sua attribuzione al famoso astronomo-astrologo di Alessandria Claudio Tolemeo che nel II secolo d.C. lo avrebbe composto riassumendo quanto già esposto nelle sue principali opere. Comunque, non si ha traccia del testo prima del X secolo quando cominciarono a diffondersi le prime copie in lingua araba, variamente commentate da illustri studiosi, ma prima della copia commentata dallo scienziato arabo Ahmad ibn Yosuf ibn al-Daya non risulta citato in nessuna fonte conosciuta.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

Bastardo: istruzioni per l'uso
Bastardo: istruzioni per l'uso

Elena Cantoni, Steve Santagati, Francesco Casolo
Sinfonia in re minore
Sinfonia in re minore

Angelina Russi Mancuso
Piume tra le dita
Piume tra le dita

Antonella Mazzola
Così, senza inganni
Così, senza inganni

Miriam De Berardis
Vento alto
Vento alto

Carmine D'Angelo
Il filo del funambolo
Il filo del funambolo

Privitera Ivanoe
Germogli
Germogli

Il Calatino Nino
D'amare
D'amare

M. Gabriella Panella