Autobiografie immaginarie. Fiction e cura di sé

Autobiografie immaginarie. Fiction e cura di sé

Cosa significa raccontare? Cosa accade quando diciamo "io"? Prendersi cura di sé attraverso la scrittura è possibile solo in prospettiva autobiografica? L'immaginazione è pura evasione o può aiutare la persona a conoscersi meglio? Nel libro si risponde a queste e ad altre domande, evidenziando le potenzialità curative della scrittura "trans-autobiografica", un tipo di narrazione che prende spunto da snodi autobiografici, da eventi reali che vengono utilizzati dall'autore per costruire storie d'invenzione. Alla prospettiva centripeta e seria del pensiero autobiografico si intreccia quella centrifuga, giocosa, ispirata alla fantasia, alla creatività e alla leggerezza. Osservarsi da un punto di vista decentrato, attivare la logica del "far finta" e del "come se", essere consapevoli della finzione, giocare con la propria storia trasformandola in un romanzo apre uno sguardo inedito su di sé, orientato non solo in direzione di ciò che è stato, ma anche del possibile. Tutto ciò dà voce al desiderio, non mirando a un'evasione e a una fuga dalla propria storia, dalla propria identità reale, dai propri dolori, ma mettendo a disposizione dell'autore una serie di strumenti che lo aiutano a guardarsi dentro in modi nuovi e sorprendenti.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

La città di Napoli tra vedutismo e cartografia. Piante e vedute a stampa dal XV al XIX secolo
La città di Napoli tra vedutismo e cart...

Giulio Pane, Vladimiro Valerio
Capri
Capri

Immanuel Friedlaender, Antonio De Angeli
Melito nella storia di Napoli
Melito nella storia di Napoli

Antonio Jossa Fasano