I colonnelli della Repubblica. Esercito, eversione e democrazia in Italia 1945-1974
All’indomani della seconda guerra mondiale l’esercito italiano è reduce dalla peggiore disfatta della sua storia, ma questo è solo l’ultimo dei suoi problemi. La monarchia sabauda è sul punto di scomparire, l’esperienza fascista è sepolta sotto due anni di sanguinosa guerra civile e i suoi quadri devono giurare fedeltà a una Repubblica che non conoscono e in buona parte non condividono: un deficit di cultura democratica che rischia di indebolire significativamente la giovane Repubblica Italiana. Grazie a materiale inedito, questo libro dà forma alle vicende umane, professionali e politiche degli ufficiali che vivono quella transizione e delinea due storie parallele. Da un lato quella della difficile trasformazione del corpo ufficiali italiano da istituzione monarchica, nazionalista e aderente alla concezione fascista dello stato autoritario, a corpo professionale repubblicano, atlantista e almeno in parte democratico. Dall’altro la storia delle teorie e delle pratiche di controguerriglia e controsovversione elaborate da quegli stessi ufficiali nel quadro della guerra fredda. Negli anni che precedono Piazza Fontana, proprio lo scontro tra visioni del mondo confliggenti e incompatibili mette in pericolo come mai prima la coesione dell’istituzione militare italiana, introducendo nella storia della Repubblica il fantasma del golpe.
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