A Taormina
Questo libro è un dittico: inizia con la curva del tempo e finisce nel labirinto dello spazio. Taormina vi appare come una casa piena di stanze, le une diverse dalle altre, segrete ed esibite, povere e ricche, luminose e oscure. A metà tra un boudoir e una Wunderkammer. Taormina è il 'paradiso degli esuli' per Roger Peyrefitte, Oscar Wilde, D.H. Lawrence, Truman Capote e John Steinbeck, approdati qui per inseguire un sogno di felicità ma anche per far parte di un osservatorio da cui ammirare il mondo, essendone ammirati. Una palingenesi che si apre all'indolente sensualità, di cui resta traccia in Ercole Patti, Massimo Simili, Vitaliano Brancati e André Gide.
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