Sanno un luogo le vene

Sanno un luogo le vene

: poi, al dissipare della nebbia, salirai la scala di giacobbe./ quel sogno in piena luce forse/ morendo dormendo vivendo in un sottile vento laminato d'oro./ nell'aria che rincorre la sera lunghe file di antenati/ ti chiederanno conto fermi dove il tuo spazio si disfa in cenere e,/ un soffio attende sia preciso l'istante/ una cieca ostinata apocalisse cavalca il sangue/ un angelo rimane fermo sulla soglia. Introduzione di Andrea Baldinotti.
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