Lingue in contatto

Lingue in contatto

"E una delle nostre più radicate abitudini - scrive Cardona nella sua introduzione - quella che ci fa considerare la lingua come qualcosa di unico: si ha una sola lingua come si ha una sola patria, una sola anima e così via. Il risultato costante di questa tendenza è stato quello di dare della distribuzione delle lingue sulla terra una rappresentazione ben sistemata: cuius regio, eius lingua. Tutto questo potrebbe essere accettabile se la situazione normale fosse il monolinguismo, e il plurilinguismo fosse un caso particolare, in fondo quasi patologico. Invece il plurilinguismo è diffuso e frequente in tutte le parti del mondo. Basta puntare il dito a caso su un planisfero, e subito si toccherà una zona in cui il plurilinguismo è la norma". A partire da questa situazione, da questi assunti, Uriel Weinreich scrive il suo "Lingue in contatto", un saggio ancora oggi attualissimo, non solo per gli spunti metodologici sulla diversità linguistica e sull'interlinguistica, ma anche e soprattutto perché si tratta di un libro che si legge tutto d'un fiato.
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