Hubris. La dismisura come pratica di comunicazione

Hubris. La dismisura come pratica di comunicazione

La dismisura, attualmente elevata a prassi dai meccanismi dell'economia globalizzata, nel mondo greco s'identificava nella hubris, concetto che indica la tracotanza che può nascere nell'uomo che si contrappone alla gerarchica "giusta misura" del cosmo tradizionale. L'espressione della tensione tra ordine e caos, uno derivante dalla temperanza e l'altro dalla superbia, è fondamentale nella tragedia greca come in molte attuali espressioni artistiche, mantenendo i medesimi fini catartici. Alternando toni drammatici a note più ludiche, la mostra collettiva "Hubris. La dismisura come pratica di comunicazione" raggruppa una selezione di opere recenti di tre giovani artiste italiane, Enrica Berselli (Modena 1984), Silvia Forese (Verona 1984) ed Elena Monzo (Brescia 1981). Seppur formalmente differenti, le opere delle tre artiste dialogano in un unico progetto ad indicare diverse interpretazioni e gradazioni dell'odierna cultura dell'eccesso, con il fine di esplorare le peculiarità semantiche dell'esuberanza visiva nella vita contemporanea.
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