Il diario di Petr Ginz

Il diario di Petr Ginz

"Quanto tempo è passato da quando per l'ultima volta vidi il sole tramontare dietro Petrín. Praga baciata da uno sguardo pieno di lacrime, mentre si velava con l'ombra della sera... Praga, favola di pietra...» Sono i versi struggenti e delicati di un ragazzo di appena quindici anni che avrebbe potuto diventare un artista, anche se si sarebbe accontentato, più semplicemente, di vivere. Trascorso un anno da quando compose la poesia, e due dal suo arrivo al ghetto di Terezín, il giovane Petr Ginz fu mandato a morire nelle camere a gas di Auschwitz. Questo libro, un documento inedito ritrovato di recente, è un'ulteriore, vivida testimonianza della tragedia e dell'annientamento di un popolo. Scritti fra il 1941 e il 1942, durante gli ultimi mesi trascorsi in famiglia, nella Praga occupata, i diari di Petr riflettono la progressiva, inesorabile attuazione della 'soluzione finale'. Nelle sue pagine, ricche di brevi e acute annotazioni sulla vita quotidiana, si intravede la consapevolezza della crescente ingiustizia ed emerge con stupore il confronto fra la propaganda nazista e una realtà sempre più preoccupante. Ma trapela anche la purezza d'animo di un ragazzo dalla mente vivace che nutre l'incrollabile fiducia che il momento brutto passerà e ci sarà un futuro in cui poter affermare - liberamente - se stesso. Curato dalla mano amorevole della sorella minore, che gli fu compagna nel ghetto, arricchito dai disegni e dalle composizioni dell'ultimo periodo, nonché da un inserto fotografico, un volume di drammatica attualità.
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