Carla Benedetti

Carla Benedetti

Teorica, come lei stessa si definisce, spesso attaccata dall'establishment quasi sempre maschile della cultura italiana, sia sui giornali che nelle aule di tribunale, Carla Benedetti potrebbe prendere le sembianze, nell'Italia sonnecchiante e menefreghista, di una Giovanna D'Arco dei nostri tempi. Da "Pasolini contro Calvino" a "L'ombra lunga dell'autore", fino al tanto discusso "Il tradimento dei critici", dai suoi interventi su "l'Espresso" a quelli in rete su "Nazione Indiana" e "Il Primo Amore", il suo percorso è sempre stato contraddistinto da una ricerca innovativa, mal tollerata dal conformismo dei letterati italiani. Ha smitizzato scrittori "troppo" amati, ne ha riscoperti altri fraintesi, ha messo in scacco le teorie letterarie post-strutturaliste e le poetiche post-moderniste, continua a fare scommesse su nuovi scrittori italiani usando le sue competenze per aprire un dialogo non superficiale con la produzione contemporanea. In questa intervista, Mario Maccherini fa emergere la figura intellettuale di Carla Benedetti, offrendo un'occasione per addentrarsi nei pieni e nei vuoti della letteratura contemporanea attraverso la riflessione di questa studiosa irregolare.
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