Jossel Wassermann torna a casa

Jossel Wassermann torna a casa

E' la fine di agosto del 1939, mancano pochi giorni allo scoppio della seconda guerra mondiale. Nella sua villa sul lago di Zurigo l'agiato industriale ebreo Jossel Wassermann sente avvicinarsi la fine, ma prima di accomiatarsi dal mondo vuole ricapitolare la propria esistenza un'ultima volta. Chiede dunque a un avvocato e a un notaio di raccogliere per lui le storie che racconterà con cui intende pagare un tributo alla cultura in cui è cresciuto - e di riportare il suo corpo e i suoi averi al paese natale, nella lontana Bucovina. Ma quell'angolo di Europa già vive schiacciato sotto il tallone dell'oppressione nazista... Tra commercianti ungheresi, vecchi rabbini e una famiglia tanto numerosa quanto bizzarra, un po' alla volta l'ipnotizzante rievocazione fatta da Jossel della babele di lingue, popoli e religioni che rendeva i territori al confine dell'Impero austro-ungarico un luogo unico nel cuore dell'Europa, diventa un canto funebre per un mondo che sta scomparendo.
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