I racconti del ponte

Il narratore è un ponte che racconta le vicissitudini che negli ultimi 150 anni hanno segnato la storia e le vicende del paese natale dell'autrice, il ciociaro Ceccano. Il ponte è un vero e proprio elemento vivente del paesaggio, ma lartificio è solo un pretesto. Tiberia ha una conoscenza minuziosa dei luoghi, dei personaggi, degli eventi che hanno modificato il primitivo, genuino ambiente rurale in cui ha passato la sua infanzia: si lavora la terra, si portano gli animali al pascolo, si lotta per lacqua, si fa sciopero nelle prime fabbriche, nascono le leghe, ci si raduna nellaia ad arrostire pannocchie o si stendono i panni sulle siepi. Nel 1900 lindustrializzazione fa passi da gigante. Nel 2000, di ponti nel paese ce ne sono tre. Il vecchio ponte si rammarica per aver perso il suo primato: vorrebbe comunicare la sua esperienza alle nuove generazioni, per aiutarle a migliorare, perché ancora si sente vitale, propositivo, ma il mondo è corso troppo avanti e quello che lui vorrebbe dire a parole, ora nessuno più lo vuole sentire. La scrittrice integra il lavoro con fotografie del tempo, filastrocche e giochi di unepoca che, purtroppo, non esiste più. Loperazione dellautrice non si risolve nel recuperare una visione idillica e nostalgica di un tempo che fu, ma ella è alla ricerca di una genuinità di sentimenti, non ancora del tutto perduta. Non rinnega la modernità, la tecnologia, i progressi dellinformazione, i successi nel campo della salvaguardia della salute e del raggiungimento del benessere sociale ed economico, ma il suo sguardo va alla persona, al suo mondo interiore, alluomo che aveva stretto un patto con la natura e pare essersene dimenticato. Quindi, non un ritorno al passato, ad un mondo che oggi non può essere trasferito, riprodotto, o solamente simulato, ma un recupero di valori sempiterni, di cui quei modi di vivere, quei gesti, quei modi di lottare, di amare, di cantare, forsanche di morire, erano simbolo e testimonianza. Prof. Rodolfo Beato 1965 caratteri