Si può fare

Si può fare

Semplicemente non sono fatti l'una per l'altro: la linguista e logopedista proveniente da una famiglia borghese e Adam Czupek, l'artigiano, che odora "di officina, di legno, di metallo e di lavoro". Ma questo homo faber che rimonta panchine liberty smembrate e resuscita lavatrici e carrozze potrebbe aver ragione. Del resto il suo motto è: "Si può fare", anche se "loro vogliono ridurci all'incapacità". Così, attraverso vent'anni e più di storia tedesca ed europea, Birgit Vanderbeke ci racconta le vicende di una famiglia che di fronte allo sgretolamento dei valori dopo la caduta del Muro e alla apparente accelerazione economico-politica si costruisce pezzo per pezzo una piccola Utopia, senza moralismi o banalità. Birgit Vanderbeke sceglie l'idillio a esatto contraltare dei meccanismi che regolano le nostre vite di ogni giorno, gioca con la mitologia, i miti, le mode del passato e del presente tra luci e ombre senza soluzione di continuità, in un solo fiato, nel ritmo veloce e accattivante della sua lingua: un libro a elogio della lentezza, della comunità e della capacità pratica, sullo sfondo di una società che preferisce l'individualismo senza confini, che ama consumare freneticamente e pensa il tempo come finizione del denaro.
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